The projects we follow are diversified, but they all have a common denominator: we know where ours and your contribution end.
We know the people personally involved in the project, we trust them, and in any case, we make checks – which are more than friendly visits, with hugs and everything else – to be able to document and give you tangible confirmation of the change that has taken place thanks to your support.
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Non c’è cibo come quello di casa
Cucinare per sé stessi è uno dei pochi atti che ancora li fa sentire vivi, utili, “normali”. L’atto del prepararsi del cibo e mangiarlo con i propri amici e compagni di disavventura è un atto di libertà, di cura di sé, di convivialità. Ma il cibo costa. Abbiamo quindi contattato delle donne bosniache che, fin dall’inizio, hanno accolto come delle madri e delle sorelle questi giovani in viaggio.1230.00 CHF donated -
Missione Bosnia
La missione Bosnia è iniziata a fine luglio 2018, quando siamo scesi a Bihac e a Velika Kladusa, lungo i confini bosniaco-croati. Lì si trovano, rispettivamente, due campi profughi; quello di Bihac ha la fortuna di essere monitorato dalla Croce Rossa della città, la quale offre pietanze quotidiane e vestiti. Non ha, però, dal 3 di agosto, più il diritto di medicare le persone. Il campo di Velika Kladusa, anche chiamato “la Palude” è invece molto meno seguito dalle autorità e l’unico aiuto esterno arriva dalle piccole associazioni e dalla presenza di Medici Senza Frontiere.3425.00 CHF donated -
Larin, ci vuole fegato
Larin, questo è il suo nome, ha una malattia rara, una di quelle rarissime malattie che uno dice "Non ce l'ha nessuno". E invece lei si. Ha bisogno di un trapianto di fegato per diventare una bimba grande, per continuare a vivere.420.00 CHF donated
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